
BTX ex Conbipel: sindacati all'attacco, 1.300 posti di lavoro a rischio
Una crisi che rischia di travolgere il retail italiano
Roma 04 novembre 2024 - La vertenza BTX ex Conbipel si infiamma. I sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno lanciato un nuovo allarme, chiedendo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy di intervenire con urgenza per tutelare i circa 1.300 lavoratori a rischio.
All'esito dell'incontro tenutosi lo scorso 28 ottobre, le organizzazioni sindacali hanno denunciato una grave mancanza di trasparenza da parte dell'azienda, che sembra più interessata a vendere al miglior offerente che a garantire la continuità produttiva e occupazionale.
"L'azienda ha dimostrato una totale disattenzione verso i dipendenti, prendendo decisioni unilaterali e senza alcuna condivisione", hanno tuonato i sindacati. "Investimenti sbagliati e una gestione aziendale miope mettono a repentaglio il futuro di migliaia di famiglie".
I sindacati chiedono al Ministero di mantenere aperto il tavolo di confronto e di coinvolgere attivamente i potenziali acquirenti nella definizione di un piano industriale che tuteli i livelli occupazionali. "Non è più accettabile assistere passivamente al depauperamento di un'azienda storica come Conbipel e al sacrificio dei suoi lavoratori", concludono i rappresentanti sindacali.
La vicenda BTX ex Conbipel si conferma un caso emblematico delle difficoltà che attraversano il settore del retail in Italia, con ricadute pesanti sull'occupazione e sul tessuto produttivo del Paese.