Roma, 22 marzo 2024 - Un lungo periodo di attesa è finalmente giunto al termine oggi, con la firma delle tanto discusse intese di rinnovo dei Contratti Nazionali del Terziario, Distribuzione e Servizi, che coinvolgono la più vasta platea di lavoratori del settore privato in Italia, con oltre 3 milioni di addetti impiegati in attività commerciali e servizi.
Le trattative hanno raggiunto una conclusione nella primissima mattinata di oggi a Roma, dopo mesi di incontri serrati tra i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e le associazioni imprenditoriali Confcommercio e Confesercenti. I nuovi contratti avranno una durata triennale, in vigore dal 1° aprile 2024 al 31 marzo 2027.
La strada verso questo accordo è stata lunga e faticosa. Una vasta mobilitazione, guidata da Filcams, Fisascat e Uiltucs, ha portato allo sciopero nazionale dello scorso 22 dicembre, che ha visto migliaia di lavoratori del settore astenersi dal lavoro e manifestare in cinque diverse città: Cagliari, Milano, Napoli, Palermo e Roma. Questa pressione ha finalmente sbloccato le trattative che erano ferme dal dicembre 2022, quando è stato firmato un accordo temporaneo.
I dettagli degli accordi riflettono una vittoria per i lavoratori. È stato concordato un aumento contrattuale di 240 euro al quarto livello, con una massa salariale di 7.180 euro, inclusi 350 euro come Una Tantum, un ulteriore incentivo rispetto all'anno precedente.
L'aumento verrà erogato in due tranche: la prima, di 70 euro, a partire da aprile 2024, aggiungendosi ai 30 euro concordati in precedenza. Inoltre, è previsto un incremento dell’indennità annua per i lavoratori a tempo parziale, portata da 120 a 155 euro. Sul fronte normativo, sono state apportate modifiche alla sfera di applicazione e alla classificazione dei profili professionali, tenendo conto delle evoluzioni del settore. Sono stati anche introdotti miglioramenti sul fronte della parità di genere e previsti ulteriori permessi per le donne vittime di violenza. Ora il testo degli accordi sarà sottoposto all'approvazione dei lavoratori.
